giovedì 14 giugno 2012

FollowTheCreativity @ Antico Podere di Pomaio

14 maggio 2012
Ore 11.09 parto da Firenze destinazione Antico Podere di Pomaio. Azienda vitivinicola dell'aretino. Cosa c'entra il cartone con il vino? Ancora nulla, ma ci stiamo lavorando. Viaggio tranquillo risalendo il Valdarno, le cime del Pratomagno fanno da cornice alla suggestiva (ma drasticamente inappropriata) sede di Prada. Uscita Arezzo e proseguo direzione Pomaio, pochissimi chilometri dal centro città.
Arrivo al Podere in poco più di un'ora e ad attendermi c'è l'amico Marco uno dei due fratelli che gestisce l'azienda. Inizia il mio winetour al Pomaio. L'accoglienza è cordiale, come quando arrivi a casa tua, ci beviamo un caffeino e subito a vedere la BioHighTechCantina. Vedere foto per capire. Una grotta moderna, temperatura naturale costante tutto l'anno, indispensabile presupposto per creare un ottimo vino. Il tempo passa veloce parlando di lavoro, idee, vigne, eventi e Italia-Croazia. Marco apparecchia all'esterno (Pomaio è anche Agriturismo e Ristorante) e mi parla del vino che avrò l'onore di degustare. Un Porsenna 2009, corposo e potente, lievemente aspro...non arriva subito, ma vi assicuro che il bastardello arriva bene! Ma lo capirò solo tre ore dopo. In questo luogo nel bel mezzo del nulla (quasi come la più nota Radiator Spring) è facile farsi conquistare dal panorama e dalle mille storie sull'azienda e sul vino! Una filosofia green punto di forza (o badiamo bene che c'è pure una linea wi-fi) e di orgoglio! Dalla cura della vigna, alla produzione fino alla commercializzazione della bottiglia!
Come diceva lo spot, l'amore per la terra da solo buoni frutti, e qui quei frutti si vedono e si assaggiano. Vabbè dai vi ho annoiato abbastanza!
Andate a trovare i fratelli Rossi a Pomaio e poi fatemi sapere, se dite che vi mando io vi fanno lo sconto (ma questo a loro non l'ho ancora detto).

Per info www.pomaio.it

Quasi dimenticavo questa è la vista dal giardino della cantina!


lunedì 4 giugno 2012

FollowThe Creativity | 0.2

Lunedì 4 giugno 2012.
L'incipit l'abbiamo fatto. Così come abbiamo rotto il ghiaccio...o qualcos'altro.
Perché testa di cartone?
Perché è il cartone che è nella mia testa. Cose da non dormirci la notte...(non è certo facile addormentarsi con una scatola piantata sulla nuca).

Tutto inizia nell'autunno 2010.  In modo inaspettato accadono tante cose. Fino ad arrivare ad oggi. Così l'idea di un blog...idea banale, inflazionata come le dracme greche, inappetibile e démodé, ma chissenefrega. Volevo solo raccontare una storia, anzi le mie storie di cartone (ovviamente), così perché nulla di quel che nasce vada perso o abbandonato in avulse congetture. Così i post che seguiranno, quando seguiranno, se seguiranno.

sabato 2 giugno 2012

Followthecreativity

2 giugno 2012. Ore 22.58 Luna Piena, caldo umido. La tv del vicino spara decibel incomprensibili. Pensieri come onde si perdono ripetitivi sulla spiaggia della mia mente. Penso a domani, a dopodomani, a ieri, a quel che è stato e quel che sarà. Volevo parlare di cartone, ma s'è fatto tardi. La passione te la ritrovi addosso, come i nei. Così la scruti, la guardi e la osservi fino a quando non scatta qualcosa di imprevisto, di inconsueto, di diverso dalla quotidianità. Così è stato per me quasi due anni fa. Dopo l'esame di terza media i professori dissero ai miei genitori che per me sarebbe stato meglio un istituto tecnico, così scelsi il Liceo Classico. Dopo la maturità mi dissero che un buon lavoro sarebbe stato adatto alle mie possibilità, così mi iscrissi all'università. Finita anche questa mia madre diceva che avrei dovuto trovare un posto fisso, in qualche azienda o ente pubblico, decisi di fare il libero professionista. Quattro anni a disegnare mobili, ma ...(eccheccatso...due sorde stanno urlando e ho perso il filo). Nell'inverno 2010 mia madre ci lascia inaspettatamente. Una storia che ormai molti conoscono (www.eco-presepe.com) che ha segnato in qualche modo la mia vita, perché me la sono ritrovata addosso. Da una scatola di cartone polverosa è nato il mio primo progetto, ci ho creduto e l'ho coltivato. Poi quel progetto è piaciuto ad altri...così è cresciuta la mia passione e sono sbocciati i primi fiori della mia creatività. Follow The Creativity.